Ingestione da muffa, sintomi

Ingestione da muffa, sintomi

16 Novembre 2022 0 Di Ilaria

Ingestione di muffa, che conseguenze ha? Abbiamo già parlato in un’altra occasione di cosa succede se mangi la muffa. E abbiamo detto che tutto sommato, se si tratta di un’ingestione accidentale e casuale, non succede nulla di particolarmente grave. Ma non sempre è così. Vediamo dunque quali sono i sintomi dell’ingestione da muffa. 

Le muffe possono essere pericolose? Se inalate ripetutamente, sì

Le muffe possono essere pericolose per le persone sane ma anche e soprattutto per chi è affetto da alcune patologie. In una persona sana la muffa viene gestita dall’organismo ed eliminata senza che lasci conseguenze. Questo se l’assunzione o ingestione è occasionale. Se al contrario le muffe sono inalate ripetutamente, il discorso cambia, sia per le persone sane che per quelle con patologie di vario genere, incluse le patologie autoimmuni. Cosa succede in tal caso? La muffa può passare nel sangue, e dal sangue andare ad accumularsi in qualche organo, come per esempio i polmoni.

Quindi se mangio la muffa non succede niente? L’ingestione da muffa cosa può causare se abbondante?

Sono innocue, ma non sempre….

La scienza conferma che l’ingestione di muffa non è pericolosa. Lo è maggiormente invece l’inalazione di muffa ripetuta. Se inalo la muffa ovvero la respiro, questa può finire nel sangue e nei miei polmoni. Se la mangio, il mio corpo provvederà a difendermi adeguatamente. Peraltro, soffermandoci un secondo sul discorso dell’ingestione, si consideri anzi che lieviti e muffe sono ampiamente presenti nell’industria alimentare. Il Gorgonzola, il Roquefort, ma anche pane, birra, vino, e altri cibi sono prodotti proprio a partire di muffe o con l’aggiunta di muffa.

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E non solo. La penicillina, antibiotico importantissimo che ha segnato la storia della medicina moderna e che ha salvato innumerevoli vite, è stato messo a punto dopo che una muffa – la Penicillium Notatum, appunto – aveva colonizzato delle colture in un laboratorio di Londra gestito dal famoso Alexander Fleming. Era il 1928. Dunque non tutte le muffe vengono per nuocere.

Cosa succede se mangio determinate muffe?

Ci sono tuttavia alcune muffe che se ingerite possono dare adito a reazioni di tipo allergico o persino tossico. Nel primo caso avremo prurito, gonfiore e irritazione o arrossamento, nel secondo caso avremo invece un potenziale chock anafilattico. E’ un evento raro ma dobbiamo menzionarlo per completezza. In realtà queste reazioni si hanno con una ingestione cronica oppure in quantità notevoli di muffe, non basta un boccone accidentale, salvo casi rarissimi. In tal caso potremmo avere danni o conseguenze a fegato e reni.

Ecco le muffe più “antipatiche” che dovremmo evitare di ingerire

L’ingestione da muffa andrebbe evitata ma può accadere. L’importante è che non sia abbondante.

  • Aspergillus, salumi, pesce, frutta secca e altro sono terreno fertile per questa muffa
  • Penicillium, tipica dei formaggi, della frutta secca, prodotti da forno e altro
  • Botrytis cinerea, è cinerea, biancastra, tipica di frutta e verdura
  • Cladosporium herbarium, è una muffa di colore verde: compare su carne, verdura fresca, uova
  • Monilia fructigena/sitophila, è una muffa bianca che si trova comunemente sul pane
  • Fusarium, è una muffa rosa o rossa o viola, ama gli alimenti ricchi di zucchero, come la frutta
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