Il miele, alimento naturale e genuino

Il miele, alimento naturale e genuino

4 Settembre 2020 0 Di Ilaria

Il miele è uno di quegli alimenti che fanno parte dell’alimentazione italiana e che talvolta viene in qualche modo dimenticato od emarginato. Ce ne ricordiamo, spesso, quando abbiamo mal di gola! Eppure, il miele ampiamente prodotto in tutta Italia, che conta quasi 90 mila apicoltori, per una produzione totale di circa 13 tonnellate di miele. Una dose notevole, parte della quale viaggia verso l’estero ed è oggetto di esportazione. Va detto che l’Italia è anche una discreta importatrice di miele. Non tutti i mieli provenienti dall’estero sono di qualità mediocre, anzi, ma se cercate del buon miele italiano, dovete sempre leggere le etichette. 

Quanto miele consumiamo a testa?

Nonostante il miele italiano sia qualitativamente eccellente, va detto che gli italiani forse davvero se ne ricordano solo quando hanno il mal di gola! Infatti, se un europeo medio ne consuma 500 grammi in un anno, un italiano medio ne consuma 360 grammi. Al top di questa curiosa classifica troviamo i greci ed i tedeschi, che ne consumano 1300 grammi a testa. Una quantità notevole! Noi italiani invece siamo particolarmente golosi di zucchero (forse perchè beviamo tanti caffè), e ne consumiamo 22 kg a testa. Non male, no?

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Da dove viene il miele?

Il miele giunse in Italia in epoca romana antica, sotto Plinio. Giunse dalla Grecia ed arrivò dapprima in Sicilia. Da lì si espanse nell’itero meridione italiano e poi via via verso nord. Come sapete, in Salento (Puglia), c’è ancora oggi un’enclave linguistica chiamata Grecia Salentina, dove si usava gustare il miele con le carni di pecora o capretto, oppure con la ricotta di pecora. I greco-salentini, se così possiamo chiamarli, trovavano (a ragione), che il miele togliesse quel non so che di selvatico da questo genere di sapori di origine ovina.

Quale miele comprare?

Non si dimentichi che il miele è un prodotto delicato e sensibile all’umidità ed alle temperature, quindi si consiglia sempre di acquistare del buon miele locale o per lo meno Made in Italy. Peraltro, i produttori italiani seguono un ben preciso codice di autodisciplina, dunque potrete essere certi di non acquistare contraffazioni (ma è sempre meglio leggere bene tutte le etichette). Fate attenzione che il miele sia in vetro, leggete le percentuali minime di umidità ed osservatene la cristallizzazione, che sia uniforme e fine. A proposito di cristallizzazione, se il miele al freddo non cristallizza, semplicemente non è miele (o non del tutto!). Diffidate, in generale, della dicitura “miscela di mieli di origine diversa”, perchè significa che non è made in Italy al 100%.

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Ilaria
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