Tasse e dazi doganali sugli acquisti extra UE: come funziona

Tasse e dazi doganali sugli acquisti extra UE: come funziona

4 Giugno 2021 1 Di Ilaria

Quando si compra o si vende fuori dall’Italia si rischia spesso di incorrere in tasse e dazi doganali. Capiamo meglio cosa sono e come evitarli. Anche perchè sapere quanto effettivamente si andrà a spendere incluse le tasse doganali può essere indicativo della convenienza o meno di un determinato acquisto. Si tenga peraltro presente che oggi il mercato degli ecommerce e delle vendite online è in forte crescita, dunque sono sempre di più gli utenti interessati ad acquistare ed a vendere anche su scala internazionale. Insomma, va bene vendere e comprare cross border, ma è importante farlo in modo consapevole ed informato. 

Cosa dicono i numeri in merito agli acquisti cross border

Uno studio risalente al 2018 dice che il 47% degli americani in quell’anno aveva effettuato un acquisto online internazionale. Una percentuale elevatissima, specie se si considera che da allora ad oggi sono passati ben tre anni, che per questo tipo di mercato è un tempo piuttosto lungo, che ha visto, complice anche la pandemia da coronavirus, una notevole dilatazione ed espansione del mercato degli ecommerce. Gli americani si sono rivolti soprattutto verso l’Asia Pacifica e la Cina per i loro acquisti. Non ci stupirà che anche nel Vecchio Continente le dinamiche siano simili.

Cosa sono i dazi doganali e come si calcolano

I dazi doganali sono delle imposte indirette che i paesi importatori o esportatori applicano alle merci. Questi dazi si applicano solamente ai paesi che NON fanno parte dell’Unione Europea. Tutte le merci che circolano all’interno dell’UE non sono invece soggette a dazi o tassazioni di sorta. Come si calcolano i dazi doganali? Il calcolo avviene sulla base della tipologia di merce e sul suo valore. Cosa si intende per valore? Il valore ha due interpretazioni. La prima è il costo della merce, ovvero il suo valore intrinseco; la seconda è l’intero valore della transazione, dunque il costo + le spese per la logistica e la spedizione. E’ proprio sull’interno valore della transazione che si vanno a calcolare i dazi.

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Cosa sono le franchigie

Le franchigie sono dei limiti di spesa al di sotto dei quali non si pagano i dazi doganali. Vediamole nel dettaglio:

  • spedizioni commerciali: se il costo della merce è inferiore ai 22 euro non si paga nulla, nè iva nè dazio. Se invece è da 22 euro sino a 150 si paga solamente l’iva; se, ancora, è superiore ai 150 euro, si paga sia iva che dazio.
  • spedizioni non commerciali: fino a 45 euro non si pagano nè iva nè dazio; sopra le 45 euro si pagano sia iva che dazio.
  • fanno eccezione alcune categorie merceologiche, per le quali si paga sempre iva e dazio: le bevande alcoliche, per le quali si paga oltre ad iva e dazio anche un’accisa; i profumi; i tabacchi.

Come si applicano i dazi doganali per gli acquisti online

Anche per gli acquisti effettuati online, si applicano le regole di cui sopra. Il motivo è presto detto: anche se l’acquisto è virtuale, la merce transita presso le dogane ugualmente. Tuttavia, alcuni grandi colossi dell’ecommerce asiatico hanno l’abitudine di dichiarare in dogana prezzi inferiori a quelli reali, così da evitare all’acquirente di dover pagare i dazi. Questa manovra gli consente di avere una politica dei prezzi molto accattivante ma espone il pacco al rischio di essere fermato in dogana in quanto sospetto, il che produce altri costi, cioè i costi di giacenza.

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Come evitare di pagare dazi doganali in modo onesto?

I dazi vanno sempre pagati, tuttavia si può acquistare e vendere in modo intelligente, al fine di evitare di incorrere in pagamenti molto onerosi. Per esempio, se acquistate merce di poco valore, questa passerà inosservata in dogana, e non subirà particolari controlli. Riceveranno dunque una minore attenzione. Un “trucco” è quello di acquistare diverse merci a basso costo optando per spedizioni multiple, distanziandole di qualche giorno tra di loro. Un altro trucco è quello di evitare i prestigiosi corrieri internazionali ma usare i classici corrieri postali, che spesso passano maggiormente inosservati. Evitare di acquistare da privati, ma ricorrere alle grandi piattaforme come AliExpress, AliBaba o Banggood è una buona strategia. Come detto, queste piattaforme sanno come orientarsi e come organizzarsi per mettere anche il cliente al riparo dai dazi doganali.

Chi deve pagare i dazi doganali?

I dazi doganali sono sempre calcolati quando il pacco arriva in dogana dunque non è possibile sapere prima se e quanto si andrà a pagare. Sarà il destinatario a doverli pagare. Se il destinatario non dovesse pagare, il mittente potrà scegliere se pagare al suo posto, richiedere che la spedizione gli ritorni indietro, chiedere la distruzione della spedizione (che ha un costo), abbandonare la merce senza pagare la giacenza.

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Come si calcola la tassa doganale in Italia?

In Italia la tassa doganale si calcola sulla base di un tariffario chiamato Tariffario Integrato Comunitario, abbreviato TARIC. Sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Dogane è possibile visionare le percentuali applicate alle varie merci. Vi sconsigliamo di utilizzare in modo spropositato la dicitura GIFT in quanto oramai alle dogane si sa che molti pacchi non sono effettivamente dei regali e questo non vi metterà al riparo dall’applicazione dei dazi.