Additivi alimentari, cosa conviene sapere e quali sono pericolosi
23 Ottobre 2024Gli additivi alimentari sono sostanze, con o senza valore nutritivo, che non vengono abitualmente consumate prettamente come alimenti e nemmeno utilizzate come ingredienti caratteristici per la preparazione degli alimenti o dei cibi. Si tratta di sostanze che vengono aggiunte intenzionalmente durante le fasi di produzione, preparazione, trasformazione, trattamento, imballaggio, trasporto e stoccaggio di prodotti alimentari con uno scopo tecnologico. Queste sostanze diventano quindi una componente dell’alimento stesso. Gli additivi alimentari svolgono varie funzioni, come prolungare la conservazione, migliorare l’aspetto sensoriale o facilitare i processi di lavorazione, ma alcuni di essi possono essere pericolosi per la salute. Ecco perchè è importante leggere sempre le etichette di ciò che si acquista e, ove possibile, alimentarsi con ingredienti il più naturali e meno processati possibile.
A cosa servono hli additivi alimentari
Gli additivi alimentari possono essere classificati in diverse categorie, ciascuna con uno scopo ben preciso:
- Additivi che preservano la freschezza degli alimenti: questi additivi, come i conservanti, prolungano la durata di conservazione degli alimenti e li proteggono dai microrganismi nocivi.
- Additivi che migliorano le caratteristiche sensoriali: coloranti e esaltatori di sapore rendono gli alimenti più attraenti visivamente e più gradevoli al palato, migliorando l’esperienza del consumatore.
- Additivi tecnologici: facilitano i processi di lavorazione, come nel caso degli emulsionanti o degli agenti per il trattamento delle farine, che migliorano la consistenza o la qualità di cottura.
Gli scopi degli Additivi
- Conservanti: prolungano la durata di conservazione proteggendo gli alimenti da microrganismi e deterioramento. Esempi comuni di alimenti che contengono conservanti includono carni lavorate, formaggi e prodotti da forno.
- Coloranti: migliorano o ripristinano il colore degli alimenti che potrebbe andare perso durante la lavorazione. Alimenti come caramelle, bibite gassate, dessert e salse possono contenere coloranti artificiali.
- Antiossidanti: prevengono l’ossidazione, che può portare all’irrancidimento dei grassi e alla perdita di colore. Prodotti come oli, snack salati e margarina spesso contengono antiossidanti.
- Emulsionanti: aiutano a mantenere una consistenza uniforme negli alimenti che contengono ingredienti difficili da amalgamare, come acqua e olio. Gli emulsionanti si trovano comunemente in margarina, creme spalmabili e gelati.
- Agenti per il trattamento delle farine: migliorano la lavorazione e la qualità di cottura di pane e dolci. La maggior parte dei prodotti da forno industriali, come biscotti e torte confezionate, utilizza questi additivi.
Additivi alimentari pericolosi e dove si trovano
Sebbene molti additivi siano considerati sicuri (questo accade in particolare per quelli naturali), esistono additivi alimentari artificiali che sono associati a rischi per la salute. Ecco alcuni dei più pericolosi e in quali alimenti si trovano comunemente:
- Bromato di potassio: utilizzato principalmente nella panificazione industriale per migliorare la lievitazione e la consistenza del pane. Si trova in pane preconfezionato, cracker e prodotti simili. È classificato dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) come un probabile cancerogeno.
- Propyl Paraben: impiegato come conservante in prodotti da forno, come merendine confezionate e dolci industriali. È un sospetto distruttore endocrino e può interferire con il sistema ormonale, influendo sulla fertilità.
- Idrossianisolo butilato (BHA): utilizzato come conservante per prevenire l’irrancidimento in patatine fritte, snack salati, gomme da masticare e altri alimenti ricchi di grassi. L’Unione Europea lo considera un possibile cancerogeno e distruttore endocrino.
- Idrossitoluene butilato (BHT): spesso impiegato in prodotti da forno, cereali confezionati, snack salati e margarina. L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) lo considera un potenziale distruttore endocrino e studi hanno dimostrato che può causare tumori al fegato e ai polmoni negli animali.
- Propil gallato: utilizzato come conservante per prevenire l’ossidazione in salse pronte, condimenti per insalate e cibi fritti confezionati. È sospettato di essere un distruttore endocrino e un possibile cancerogeno.
- Teobromina: è un componente naturale del cioccolato, ma viene utilizzata anche come additivo in pane, cereali per la colazione e bevande per sportivi. Un consumo eccessivo può influire negativamente sullo sviluppo e sulla riproduzione.
- 4-MEI: un colorante artificiale trovato in bevande gassate scure, caramello e salse di soia. È vietato in Europa poiché è stato collegato allo sviluppo di tumori in studi sugli animali.
- Diacetile: utilizzato per conferire sapore di burro in prodotti come i popcorn per microonde. L’esposizione a questa sostanza è stata collegata a gravi malattie respiratorie, come la bronchiolite obliterante, nota anche come “malattia dei polmoni a popcorn”.
- Fosfati: aggiunti come agenti stabilizzanti in carni lavorate, come prosciutto, salumi, salsicce, e in alcuni formaggi fusi. Un consumo eccessivo di fosfati è stato collegato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
- Alluminio: utilizzato come additivo in prodotti da forno come torte confezionate, biscotti e dolci. È neurotossico e può accumularsi nel cervello, contribuendo a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Nitriti e nitrati: perché sono pericolosi?
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I nitriti e i nitrati sono ampiamente utilizzati come conservanti, specialmente nei prodotti a base di carne lavorata come salumi, bacon, hot dog e prosciutti. Questi additivi impediscono la crescita di batteri pericolosi come il Clostridium botulinum e aiutano a mantenere il colore rosato delle carni. Tuttavia, quando esposti a elevate temperature o durante la digestione, i nitriti possono trasformarsi in nitrosamine, sostanze altamente cancerogene. Diversi studi hanno collegato l’assunzione elevata di nitriti e nitrati con un aumento del rischio di tumori, in particolare del tratto gastrointestinale.
Conclusione
Gli additivi alimentari sono presenti in molti prodotti che acquistiamo quotidianamente e svolgono funzioni cruciali nella conservazione e nella qualità degli alimenti. Tuttavia, alcuni additivi, come il bromato di potassio, i parabeni e i nitrati, rappresentano un rischio per la salute. È quindi importante leggere attentamente le etichette degli alimenti e fare scelte informate, riducendo il consumo di prodotti che contengono additivi potenzialmente pericolosi.
Meglio riempire la dispensa con prodotti privi di additivi
Negli ultimi anni, molte aziende alimentari tra cui vale la pena di porre l’accento su LaTerradiPuglia hanno sviluppato linee di prodotti che si basano esclusivamente su ingredienti naturali e materie prime di alta qualità, senza l’uso di conservanti, coloranti o altri additivi artificiali. Tra questi troviamo conserve di pomodoro, marmellate, paste secche e prodotti da forno artigianali, realizzati senza l’aggiunta di sostanze chimiche. Questi prodotti puntano su metodi di lavorazione tradizionali e processi naturali per preservare la freschezza e il sapore, offrendo un’alternativa più salutare per chi cerca alimenti più genuini e semplici.