Covid, il grasso aiuta?
2 Gennaio 2022Sul Covid19 se ne sono sentite e lette tante, tra notizie ufficiali e clamorose fake news. A farne le spere il cittadino, lettore e utente, che spesso fa fatica a destreggiarsi ed orientarsi. Parliamo oggi della correlazione tra grasso viscerale e Covid19. E’ risaputo che essere in sovrappeso non faccia bene alla salute, con particolare riferimento al sistema cardiovascolare. Ancor più se vi sono alcune patologie sistemiche in atto, come il diabete, per esempio. Ma qual è la correlazione tra Covid19 e grasso viscerale? Scopriamola assieme.
Covid e grasso viscerale, qual è la correlazione?
Facciamo dunque riferimento in primis ad una ricerca scientifica comparsa sulla rivista Diabetes Care. La ricerca riporta i dati di uno studio condotto dall’Università Campus Bio Medico di Roma in sinergia con l’Ospedale Bufalini di Cesena. Secondo i risultati, chi è ricoverato in terapia intensiva tende ad avere più grasso viscerale rispetto a chi invece è positivo ma è in una situazione meno grave. Nello specifico, più grasso viscerale significa un 16% in più di finire in terapia intensiva.
La dieta chetogenica è una buona idea per ridurre il grasso
Insomma, se mettersi a dieta è sempre una buona idea, ora che il Covid19 impazza senza sosta forse conviene farci un pensierino. Sentite un dietologo o un nutrizionista e mettetevi subito al lavoro. Si sente spesso parlare, ultimamente, di dieta chetogenica, che è proprio mirata al consumo del grasso viscerale che si annida qua e là nel nostro corpo. In particolare, per quanto riguarda il Covid19, sembra che chi ha parecchio grasso addominale sia maggiormente a rischio di stare peggio.
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Infine, ricordiamo che praticare almeno un’ora di attività fisica un paio di volte la settimana è sicuramente d’aiuto per smaltire il grasso in eccesso e favorire il buon andamento della funzione cardiovascolare del nostro organismo.