Dieta flexitariana, cos’è

Dieta flexitariana, cos’è

9 Febbraio 2023 0 Di Ilaria

Dieta flexitariana, cos’è? In fatto di diete per dimagrire, per mantenersi in forma, per stare bene e via dicendo, ormai non ci facciamo mancare nulla. I protocolli alimentari per il dimagrimento e per il benessere sono sempre innumerevoli e ognuno si affida a quello che ritiene migliore per sè. Alcune diete, come la dieta chetogenica, la mima digiuno e altre, hanno riscosso grande successo. Altre forse meno. Oggi conosciamo insieme la dieta flexitariana, vediamo cos’è e quali benefici può apportare.

Cos’è la dieta flexitariana

La dieta flexitariana è una dieta il cui nome proviene dall’abbinamento tra i termini Flexible e Vegetarian, da cui, sempre in inglese, flexitarian. Il flexitarianismo o la dieta flexitariana sono dunque stili alimentari di ispirazione vegetariana senza precludere il tutto carne e pesce. Molti di noi forse applicano questo regime alimentare anche in modo piuttosto inconsapevole, cercando di curare la propria alimentazione durante la settimana, prediligendo cibi leggeri e molta verdura, e lasciandosi andare a pasti più ricchi durante il fine settimana, indulgendo in carne e pesce. Ad ogni modo, questo regime alimentare è stato messo nero su bianco da una dietologa, Dawn Jackon Blatner

La dietologa statunitense ha scritto un libro nel quale ha coniato il termine “dieta flexitariana”. Il libro si intitola: “The Flexitarian Diet, the mostly vegetarian way to lose weight, be healthier, prevent disease, and add years for life”.

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Come applicare la dieta flexitariana

La dietologa che ha messo a punto i principi della dieta flexitariana sottolinea come questo regime alimentare sia di fatto la risposta che tutti aspettavamo al desiderio condiviso di mangiare sano, leggero e in modo del tutto equilibrato. Per riuscire anche a perdere qualche chilo, magari.

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Linee guida del flexitarianismo

Vediamo come mettere a punto un menu ben strutturato per la nostra dieta flexitariana

  • i vegetali devono essere i protagonisti della dieta dunque il 40% del fabbisogno settimanale deve essere a base di verdura fresca di stagione e frutta
  • i cereali preferibilmente integrali devono poi costituire il 20% del fabbisogno settimanale
  • seguono legumi e semi oleosi
  • poi uova, latticini
  • un ultimo 10% deve essere poi dedicato a carne e pesce, che come vedete non sono protagonisti

Dove collocare gli “extra” nella dieta vegetariana

A tutti noi piace gustare un cornetto sfogliato la mattina, un pezzettino di cioccolata dopo cena, due dita di vino a pasto, oppure qualche fettina di salame o prosciutto. Sono i cosiddetti comfort food, che non è necessario eliminare del tutto. Ecco, possiamo definire la dieta flexitariana come una dieta tutto sommato ragionevole e democratica: nulla è drasticamente bandito, serve solo un po’ di buon senso. Curare la sfera emozionale legata al cibo è fondamentale.

E voi cosa ne pensate di questa dieta flexitariana? Vi ispira, la provereste? O forse, più o meno inconsapevolmente, la applicate già e non sapevate che si chiamasse così?