Formaggi in gravidanza: si o no? E quali?
8 Febbraio 2022Formaggi in gravidanza: si o no? Quali si e quali no? Quando si viene a sapere di essere in dolce attesa si comincia subito ad informarsi su tutto ciò che è consentito o non consentito mangiare. A prescindere dal fatto di essere positive o meno alla toxoplasmosi, è importante alimentarsi in modo corretto. L’alimentazione è uno dei pilastri del benessere e lo è ancor più quando si è in gravidanza e si porta in grembo un’altra creatura. Oggi parliamo di formaggi in gravidanza: quali si possono mangiare? Quali formaggi è meglio evitare? Scopriamolo assieme.
Perché consumare formaggi in gravidanza con attenzione
Consumare formaggi in gravidanza non è vietato ma bisogna usare le dovute cautele in quanto i formaggi possono contenere al loro interno qualche batterio che può trasferirsi al feto. Tra i batteri più comuni ed insidiosi citiamo:
- l’escherichia coli
- gli strafilococchi (che possono dare infezioni alle mucose, disturbi gastrointestinali, ma anche vaginiti o cistiti)
- gli streptococchi (come gli strafilococchi)
- la listeria monocyogenes (meno diffuso ma pericoloso in quanto può causare la meningite. Peraltro la listeria resiste anche alle alte temperature dunque evitate di cuocere il gorgonzola pensando di essere certe al 100% che starete debellando tutti gli eventuali batteri)
Formaggi in gravidanza: attenzione ai formaggi a base di latte crudo non pastorizzato
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Alla luce di quanto abbiamo detto or ora, bisogna cercare di non consumare in gravidanza formaggi prodotti da latte crudo non pastorizzato. I formaggi artigianali, comprati presso i piccoli caseifici locali, ci possono dare un’impressione di essere prodotti particolarmente sani e genuini. E spesso lo sono perchè i piccoli caseifici italiani sono delle vere e proprie perle da custodire ed incentivare. Ma è ben accertarsi che i formaggi che acquistiamo presso queste piccole realtà locali abbiano subito un processo di pastorizzazione.
Grana e Parmigiano in gravidanza: è possibile mangiarli liberamente?
Anche Grana e Parmigiano sono prodotti con latte crudo non pastorizzato, direte voi. Dunque sono da evitare? La risposta è no. Potete consumarli perchè si tratta di formaggi stagionati. Lo stesso può valere per alcuni pecorini stagionati, sempre prodotti a partire da latte crudo.
La crosta dei formaggi consentiti si mangia?
Abbiamo già avuto modo di approfondire in un’altra occasione l’argomento della crosta dei formaggi ed abbiamo appurato che la maggior parte delle croste dei formaggi sono commestibili. Tuttavia, in gravidanza, è bene usare qualche cautela in più. Perché se dovesse esserci qualche batterio, questo sarebbe con maggiore probabilità proprio nella crosta. Dunque, per qualche mese, scartatela.
Formaggi in gravidanza: quali sono concessi allora?
Vediamo dunque di andare al sodo della questione e di vedere quali sono i formaggi concessi in gravidanza. Vi consigliamo di consumare i formaggi a crosta dura come si già citati Grana Padano, Parmigiano Reggiano e anche i Pecorini, romano o toscano. Questi formaggi contengono pochissima acqua e sono stagionati dunque è difficile ed improbabile che contengano batteri patogeni.
Vanno bene anche alcuni formaggi a pasta morbida: approvati la robiola, i fiocchi di latte, il formaggio spalmabile, la mozzarella e la ricotta. Se il ginecologo vi ha consigliato di non esagerare con le calorie potete gustare i fiocchi di latte, per esempio.
Vanno bene anche la fontina, la scamorza e la provola, ma in questi casi leggete le etichette ed accertatevi che il latte di provenienza sia stato pastorizzato.
E durante l’allattamento?
Durante l’allattamento la dieta torna ad essere libera, dunque sarete libere di gustare tutti i formaggi e latticini che preferite senza alcuna limitazione.