Frutti di mare in gravidanza, si possono mangiare?

Frutti di mare in gravidanza, si possono mangiare?

12 Aprile 2023 0 Di Ilaria

Frutti di mare in gravidanza, quali sì e quali no (e perché)

Frutti di mare in gravidanza, si possono mangiare? Questa domanda sorge spontanea a tutte le donne in gestazione poiché, com’è ben noto, l’alimentazione è uno di quei fattori che svolgono un ruolo fondamentale nell’andamento della gravidanza. Moltissimi alimenti innocui ed insospettabili quando non si è in gravidanza diventano potenzialmente insidiosi quando invece si è in stato interessante. Ed ecco che la futura mamma si trova a cercare informazioni praticamente ovunque e a dar retta anche all’opinione di parenti ed amici. Tra gli alimenti maggiormente “incriminati”e da tenere d’occhio durante la gestazione vi sono senza dubbio i frutti di mare. Molto amati e spesso presenti sulle tavole degli italiani, c’è tuttavia da chiedersi fino a che punto siano sicuri in gravidanza.

Regola generale per cibi e frutti di mare in gravidanza

La regola generale è quella che – in gravidanza – sarebbe bene evitare cibi crudi. Un’altra regola è che il pesce non dovrebbe mancare mai, ma che tuttavia è bene cuocerlo bene ed evitare pesci particolarmente grandi o provenienti da oceani e mari lontani. Questi pesci – ci riferiamo per esempio al pesce spada o al tonno – possono essere ricchi di mercurio o di metalli che possono non essere del tutto salutari (nemmeno in gravidanza). Questo accade perchè i pesci grandi si nutrono in abbondanza di pesci piccoli e, mano a mano che lo fanno e che diventano più grandi, accumulano metalli e mercurio contenuti nei pesci piccoli. In gravidanza sarebbe buona norma limitare questi tipi di pesci e prediligere il pesce azzurro di piccole dimensioni e proveniente dai mari sottocasa.

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Per ciò che concerne invece crostacei, molluschi e frutti di mare, gli esperti non hanno dubbi: sarebbe bene evitare il pesce crudo. Dunque, se i frutti di mare non sono stati sottoposti ad una corretta e completa cottura, sarebbe meglio evitarli. E questo vale per la gravidanza o per l’allattamento. i frutti di mare in gravidanza sono pertanto sconsigliabili se l’abitudine è quella di consumarli crudi.

Frutti di mare in gravidanza, quali rischi si corrono?

Mangiare frutti di mare in gravidanza può esporre non solo la gestante ma anche il feto al rischio di contrarre alcune patologie di natura infettiva.

  • Tra i rischi maggiori evidenziamo quello di contrarre l’epatite A, un virus spesso contenuto proprio nei molluschi come cozze, vongole, fasolari e ostriche, che come ben sapete hanno l’abitudine di filtrare l’acqua marina per nutrirsi. Ma spesso si tratta di acqua inquinata.
  • Menzioniamo poi il Norovirus, una malattia gastrointestinale che capita di contrarre proprio a seguito dell’ingestione di frutti di mare in gravidanza. Tra i sintomi maggiormente frequenti troviamo febbre, nausea, vomito, diarrea e crampi addominali.
  • Attenzione poi al rischio listeriosi, un batterio che resiste anche al congelamento che può avere effetti negativi sulla madre ma ancor più sul feto. Se la madre la vive con una sintomatologia del tutto affine a quella dell’influenza, nel feto invece la listeriosi può esercitare conseguenze davvero importanti: il piccolo è messo gravemente a repentaglio dalla patologia, rischiando di sviluppare problemi respiratori o una meningite.
  • Proseguiamo la carrellata dei rischi connessi all’ingestione di frutti di mare in gravidanza menzionando la salmonella. Si tratta di un bacillo che nell’adulto può dare sintomi gastrointestinali, ma nel feto può causare anche conseguenze di una certa gravità.
  • Particolarmente nota è poi la toxoplasmosi: molte persone pensano che il principale portatore di toxoplasmosi sia il gatto, ma anche un’insalata mal lavata, l’ingestione di cibi poco cotti o di frutti di mare crudi può esporre al rischio di contrarre toxoplasmosi.
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Esiste però un mollusco che si può mangiare in gravidanza

Sembra tuttavia che i ricci di mare siano esenti dagli allarmi sopra esposti. Di fatto, i ricci di mare vivono solamente in acque pulite. Laddove le acque siano inquinate, i ricci di mare non sopravvivono. Se ne avete voglia e siete in gestazione potete dunque concedervene qualcuno. Il consiglio è quello di evitare i primi mesi di gravidanza ma, se possibile, attendere almeno il termine della gravidanza o il periodo dell’allattamento. Non si dimentichi che, in linea generale, i molluschi sono cibi allergizzanti anche per il neonato.

Quali pesci, crostacei o molluschi mangiare in gravidanza

Frutti di mare in gravidanza: quali? Largo a cefalopodi (seppie, calamari, polipi), ma anche aragoste, granchi e gamberi (se ben cotti), perchè sono ricchi di minerali, proteine e calcio, oltre che acidi grassi Omega 3, che stando ai risultati di alcune ricerche scientifiche:

  • sono ottimi per favorire lo sviluppo intellettivo del bambino quando ancora in grembo della madre
  • sono ideali per minimizzare il rischio di depressione post partum nella mamma