Quando e come bere il Franciacorta Satèn

Quando e come bere il Franciacorta Satèn

21 Luglio 2023 0 Di Marco

Il Franciacorta Satèn è un vino spumante italiano di alta qualità, prodotto esclusivamente da uve a bacca bianca coltivate nella regione lombarda del Franciacorta, tra cui Chardonnay e Pinot bianco. Il nome “satèn” deriva dalla pronuncia della parola francese “satin” che vuol dire raso. Questo termine è stato scelto dai produttori per descrivere la texture di questi vini, lisci e morbidi come il tessuto, con una parola evocativa adatta sia al mercato nazionale che quello estero.

Franciacorta Satèn DOCG: caratteristiche

Il Franciacorta Satèn DOCG è caratterizzato da un finissimo perlage, che è anche molto persistente e consente di ottenere un’esperienza sensoriale affascinante. All’olfatto, questo vino regala note di fiori bianchi e una leggera essenza di vaniglia, che permettono di creare un bouquet aromatico dolce e invitante. Ma è al palato che il Franciacorta Satèn DOCG rivela tutta la sua personalità: la sua texture morbida si fonde con un gusto appena sapido, regalando una sensazione di complessità all’assaggio. Grazie al suo profilo peculiare, il Franciacorta Satèn DOCG può essere considerato tra i più apprezzati dagli appassionati di vini. I gusti di questo spumante sono facilmente riconoscibili: dolce, acido, amaro e leggermente salato. Durante la degustazione è possibile percepire le “morbidezze”, date da zuccheri, alcoli e polialcoli e sensazioni riconosciute, invece, come “durezze” date da acidi, tannini e altre sostanze minerali.

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Storia del Franciacorta Satèn DOCG

Il nome Franciacorta Satèn DOCG è nato negli anni ‘90, per opera di un gruppo di produttori ed esperti di comunicazione vinicola, al fine di trovare una soluzione al regolamento CEE 2045/89 del 19 giugno 1989. Quest’ultimo, infatti, stabiliva che solo i vini prodotti in Francia e in Lussemburgo potevano vantare la dicitura crémant, nonostante diversi vini spumanti crémant venissero prodotti anche in Italia, in particolar modo nella zona della Franciacorta. Per questo motivo, inizialmente venne scelto il termine Satèn per evitare sanzioni, ma negli anni il concept di questo vino è notevolmente mutato. Nel 1995, infatti, il marchio Satèn è stato registrato dal Consorzio per la tutela del Franciacorta, e nel 2008 il Franciacorta Satèn DOCG è diventato a tutti gli effetti un nuovo tipo di vino, che può essere realizzato da coloro che fruiscono della Denominazione Franciacorta DOCG.

Come bere il Franciacorta Satèn

Per poter degustare al meglio le caratteristiche aromatiche del Franciacorta Satèn è consigliabile berlo a una temperatura che oscilla dagli 8 ai 10 gradi o dai 10 ai 12 gradi a seconda del periodo. Per assicurarsi tali temperature è sufficiente togliere la bottiglia dal frigorifero domestico, il quale normalmente conserva i cibi a una temperatura che va dai 4 ai 6 gradi centigradi, qualche minuto prima di servirlo. Dopo aver versato il Franciacorta Satèn nel calice la temperatura sarà quasi subito quella adatta. Per quanto concerne la tipologia di bicchieri da utilizzare per sorseggiare questo spumante, è consigliabile utilizzare il calice a tulipano il cui design è pensato proprio per esaltare al massimo il bouquet (ovvero il profumo dello spumante) e il perlage (l’effervescenza) dello spumante. Infine, al fine di cogliere al meglio le sfumature di questo spumante è consigliabile sorseggiarlo lentamente in modo da poterlo assaporare per bene.

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Marco
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