Tonno in scatola: quale non è dannoso per la salute?

Tonno in scatola: quale non è dannoso per la salute?

24 Ottobre 2024 0 Di Ilaria

Il tonno in scatola è uno degli alimenti più versatili e apprezzati nella cucina quotidiana: lo utilizziamo per condire pasta e riso, farcire pizze, arricchire insalate o preparare polpette e ripieni. Tuttavia, dietro l’apparente semplicità di questo alimento, si nasconde una problematica che riguarda la sicurezza e la qualità del prodotto. Il processo di scelta di un tonno sano e sicuro, infatti, è tutt’altro che immediato.

Etichette insufficienti: una scelta consapevole resa difficile

Uno dei maggiori ostacoli per i consumatori è la mancanza di etichette chiare e trasparenti. Le informazioni cruciali, come

  • la zona di pesca,
  • la specie del tonno
  • il metodo di cattura

sono spesso riportate in caratteri minuscoli o relegate a dettagli accessibili solo tramite siti web o codici QR. Questa mancanza di trasparenza non facilita un acquisto consapevole, creando una barriera tra il consumatore e la possibilità di fare scelte informate.

I grandi distributori e produttori di tonno, come le catene di supermercati più popolari, spesso non forniscono tutte le informazioni necessarie sull’etichetta del prodotto. La zona di pesca FAO, per esempio, che indica l’area precisa in cui il pesce è stato catturato, è difficile da trovare o è riportata in caratteri così piccoli da essere praticamente illeggibile. Questo tipo di etichettatura rende difficile per il consumatore distinguere il tonno proveniente da zone di pesca sostenibili da quello catturato in acque inquinate o sovra-sfruttate.

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L’Importanza della tracciabilità: specie, metodo di pesca e sostenibilità

Acquistare tonno in scatola richiede una serie di accortezze che spesso non vengono prese in considerazione. La specie del tonno è fondamentale: le varietà più comuni sono:

  • tonno striato
  • tonno pinne gialle

Il tonno rosso, il più pregiato, è raramente presente nei prodotti conservati, mentre il tonno striato, più economico, è il più pescato. Tuttavia, il pinne gialle è quello maggiormente utilizzato dall’industria conserviera per via delle sue proprietà organolettiche, anche se può essere oggetto di pesca intensiva.

Inoltre, il metodo di pesca utilizzato ha un impatto significativo sia sulla qualità del prodotto sia sulla sostenibilità dell’ecosistema marino. La pesca all’amo, ad esempio, è preferibile rispetto alla pesca con i FAD (Fishing Aggregating Devices), strumenti invasivi che catturano tonnetti striati ma anche esemplari giovani di altre specie, mettendo a rischio la biodiversità marina.

La presenza di sostanze tossiche: mercurio e altri inquinanti

Un altro elemento di cui tenere conto è la presenza di sostanze tossiche, come il mercurio, che si accumulano nel grasso del tonno, soprattutto nei pesci di grandi dimensioni. Il metilmercurio è un contaminante pericoloso che può compromettere la salute, soprattutto se consumato in grandi quantità. I pesci più piccoli tendono ad accumulare meno mercurio, per cui è consigliabile preferire specie come il tonno striato rispetto a quelli di taglia maggiore, come il pinne gialle.

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Zone di pesca e sostenibilità: la sfida delle FAO

Le zone di pesca FAO, indicate sulle confezioni, rappresentano un’importante informazione per il consumatore. Tuttavia, non tutte le zone sono uguali: alcune acque sono soggette a inquinamento o pesca intensiva, mentre altre sono più sostenibili. Le zone di pesca meno inquinate e dove si pratica una pesca sostenibile sono da preferire, ma spesso l’indicazione di queste aree è difficile da individuare sulle etichette dei prodotti in commercio.

Le zone di pesca più sicure e sostenibili sono:

  • 37 Mediterraneo e Mar Nero
  • 21 e 27 Atlantico Nord Orientale e Occidentale

Una mancanza di trasparenza sistemica

In definitiva, la difficoltà nell’acquistare tonno sano e sicuro non è solo una questione di scarsa informazione, ma anche di mancanza di trasparenza da parte dei produttori e dei distributori. Nonostante le campagne pubblicitarie che esaltano il ruolo centrale del consumatore, spesso le informazioni più importanti, quelle che ci permetterebbero di fare scelte consapevoli, sono nascoste o poco accessibili. Questo comportamento sembra indicare una precisa volontà di non rendere il processo di acquisto troppo semplice, soprattutto quando si tratta di tonno proveniente da zone a rischio o pescato con metodi poco sostenibili.

Conclusione: Come Acquistare in Modo Consapevole

Per acquistare un tonno sano e sicuro, è necessario prestare attenzione a una serie di fattori:

  • la specie
  • la zona di pesca
  • il metodo di cattura
  • la trasparenza dell’etichettatura
  • la presenza di sostanze tossiche come il mercurio
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Finché non ci saranno normative più stringenti in materia di etichettatura e trasparenza, sarà compito del consumatore informarsi e fare scelte oculate. Un buon punto di partenza è scegliere tonno pescato in zone FAO non inquinate, preferibilmente catturato con metodi sostenibili come la pesca all’amo, e prestare attenzione alla specie e al tipo di conservazione.

In un mercato in cui la trasparenza è spesso messa da parte per favorire gli interessi commerciali, l’acquisto consapevole diventa una vera e propria sfida, ma è l’unico modo per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.